A partire da questo mese,
inauguro un nuovo “angolo” dedicato alle osservazioni visuali, improntato al
dialogo e alla quotidianità, a livello umano, e anche se è vero che la scienza
astronomica umana non è, viene affrontata da uomini che in quanto tali non possono
ritenersi delle macchine, possedendo le proprie emozioni, differenti da una
serata all’altra e da un individuo all’altro, provando brividi sempre nuovi
anche osservando gli “stessi oggetti”. Ho preferito mettere tra virgolette la
parola “stessi oggetti” in quanto semplicemente non è possibile osservare i
medesimi oggetti, perchè noi siamo diversi ogni secondo che passa: “non ti puoi
immergere due volte nello stesso tratto d’acqua” diceva Eraclito!
La realtà viene costruita dalla nostra percezione, e quest’ultima poggia su
viari aspetti della conoscenza, come; esperienza, quotidianità, comparazione. È
in base alla nostra percezione che diamo (o neghiamo) un significato alle cose.
Quanto è grande la costellazione dello Scorpione?
Durante una, relativamente fresca, nottata in pianura padana - a una
quindicina di km dalla città di Torino, dove ho la mia postazione suburbana -,
mi ritrovavo tranquillamente seduto ad ammirare il cielo (ero intenzionato a
scrivere "stellato" ma avrei dovuto avere una bella faccia di bronzo!) ad occhio
nudo, davvero una bella e riposante pratica, contemplando un cielo cristallino e
spazzato da un frizzante venticello. La Luna, brillava di un’intensa luce
argentea 2° a est della bella Antares, la stella più brillante appartenente alla
costellazione dello Scorpione che, basso sull’orizzonte ovest, si rendeva
visibile sopra i tetti delle case circostanti… D’un tratto sobbalzai; lo
Scorpione era gigantesco, non lo avevo mai visto così grande; è enorme! Nella
realtà era la presenza della Luna che dava quella impressione infatti,
occultando quest’ultima con la mano, lo Scorpione tornava d’incanto alle sue
consuete dimensioni, o almeno le dimensioni che le attribuiamo in assenza di
comparazioni con altri corpi celesti. Infatti, la medesima costellazione,
osservata sotto un eccellente cielo a 2.600 m a Colle del Nivolet, nel Gran
Paradiso, pareva rimpicciolita dal fitto campo stellare che, unito alla visione
di una Via Lattea marmorea, faceva letteralmente mozzare il fiato in gola.
È lo stesso meccanismo illusorio che fa apparire più grande la Luna quando si
trova all’orizzonte (al momento di sorgere o di tramontare), ma basta occultarla
con una monetina che, posta ad una certa distanza dal nostro occhio (distanza
che deve rimanere costante nei due esempi) ne occulti il suo disco di misura,
sia quando si trova all’orizzonte sia quando culmina ben alta nel cielo, per
rendersi conto che le sue dimensioni apparenti non cambiano. Siamo noi che le
attribuiamo una maggiore dimensione, in quanto la compariamo con oggetti del
paesaggio. Ma anche un’illusione ottica può essere bella, possiamo gustare la
magia di un miraggio con una sola raccomandazione; non identifichiamoci con
questa illusione!
Questo appuntamento mensile è dedicato a tutti coloro che, come me, si perdono
nell’immensità dello spaziotempo. Buone osservazioni.
Nota: chiunque ha da raccontare le proprie esperienze potrà, se lo vuole,
trovare in questo spazio un motivo di condivisione, basta inviare le proprie
osservazioni al seguente indirizzo di posta elettronica:
info@salvatorealbano.it
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