Osservazioni suburbane 2°
puntata
L’osservazione visuale di oggetti deboli è di per se un arte, da apprendere e
coltivare assiduamente, con passione e costanza ma, l’osservazione del profondo
cielo da località, anche relativamente inquinate, richiede soprattutto una dote;
la pazienza.
Bisogna saper attendere la serata adatta, l’oggetto adatto, il filtro adatto ma
(soprattutto) la corretta forma mentis.
L’ultimo aspetto menzionato è assai importante; gironzolando quasi a caso per
il vasto cielo, mi sono imbattuto in oggetti frustranti da località suburbane
(impressionanti sotto buoni cieli!), ma ho avuto anche la sorpresa di imbattermi in
veri e propri gioielli, da osservare anche da località suburbane. Ovviamente
bisogna essere disposti ad accettare alcune piccole/grandi delusioni, accettando
di buon grado di “buttare”
via intere serate alla ricerca dell’oggetto più idoneo, ma alla fine ci si
ritrova con un piccolo bottino, di oggetti per così dire “personalizzati” per la
propria postazione e/o strumentazione.
È molto importante al tal fine, non cedere alla tentazione del “solito” (facile
e scontato) oggetto, per evitare di “ghettizzarsi” osservativamente parlando.
Non molto lontano dalla grande nebulosa “Regina delle Stelle” (tra M16 a
sud/ovest e M26 a nord/est)), nella piccola costellazione dello Scudo, possiamo
gustarci un bell’ammasso aperto; NGC 6631. Si tratta di un ammasso aperto
abbastanza debole e impacchettato (mv 11,7 – Dim. 5’), che per queste sue
caratteristiche “risponde” bene anche a
cieli relativamente inquinati, avendo cura di osservarlo con gli ingrandimenti
adatti. Si tratta di un ammasso decisamente trascurato, a mio parere
ingiustamente. È possibile osservarlo con uno strumento da una quindicina di cm,
a ingrandimenti medio alti, si rimarrà incantati dalla ricchezza del campo che
lo contiene. L’oggetto è compatto ma non esageratamente concentrato, ad
un’occhiata superficiale non rivela nessuna forma particolare, ma
un’osservazione più attenta potrà rilevare una forma oblunga (a banana) elongata
verso nord/ovest. Osservandolo con il C14, dalla mia postazione suburbana, ne
riporto la seguente descrizione; “95X – vedo un bel campo stellare, sulle prime
sembra non ci sia nulla ma, adottando un maggior potere d’attenzione vedo
emergere, una certa condensazione (non molto appariscente per la verità) di stelline,
disposte a forma vagamente triangolare”. Si può notare che l’ammasso in se stesso è poco
appariscente ma, la bellezza del campo stellare, la relativa difficoltà di
percezione che ci offre, lo rendono (a parere di chi scrive) un ammasso aperto
da cercare. Invito dunque chi legge queste righe a “strapparlo” al cielo! Fatemi
sapere…
Una decina di primi verso nord/est da questo ammasso aperto, possiamo cercare
quattro oggetti d’un certo interesse; Ruprecht 141 – 142 – 143 e 144. Non è
facile individuare i “confini” (se di confini si può parlare) che separano
questi tre differenti ammassi (l’ultimo è il più distanziato dal primo terzetto).
Ruprecht 141 è il più cospicuo dei tre, non è comunque facile orizzontarsi in un
campo stellare così ricco; "95X – vedo una vasta nube stellare, con tre
condensazioni, che dovrebbero rappresentare i nuclei dei tre ammassi stellari,
le stelle sono disposte in forma decisamente irregolare”. Anche analizzando
immagini fotografiche a grande campo, non è facile orizzontarsi in questa zona
di cielo, provare per credere! Spettacolare anche Ruprecht 144; “95X - poche stelle
brillanti, verso nord si vede una grande nebulosità oscura, somigliante a una
grossa nube temporalesca…”.
Ecco, basta trovare l’oggetto appropriato, in relazione allo strumento e alle
condizioni di cielo, per riuscire a gustarsi panorami stellari degni di nota
anche dalla nostra postazione suburbana. Certo, quanto appena esposto non deve
far dimenticare l’importanza di una località non inquinata da luci
artificiali, da preferirsi certamente e in ogni caso. Possiamo compilare un
nostro personale catalogo, di oggetti da osservare un po’ in tutte le condizioni
di cielo, potremo arrivare a scoprire che, non tutti gli oggetti celesti sono
colpiti allo stesso modo da un certo inquinamento luminoso, che ci sono serate con tra speranza
molto differente e, in ultima analisi, noi stessi non siamo sempre uguali da
una sera all’altra!
Buone osservazioni e appuntamento al prossimo mese, per continuare le nostre
osservazioni da cieli suburbani.
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