Montatura equatoriale alla tedesca
Corona AR 360 denti diametro: 143
mm
Corona Dec. 360 denti diametro: 143
mm
Motorizzazione in entrambi gli assi con
motori passo passo
Velocità motori: da 0,3X a 16X
Capacità Max di carico (dichiarata): 27
Kg
Contrappesi: 1 da 10 Kg
Alimentazione: 12 Vcc
Molto spesso l’astrofilo medio sottovaluta l’importanza della montatura, ritenendola (ingiustamente) meno importante dell’ottica;
grande errore! Possiamo spendere una cifra più o meno
importante, su una montatura di provata qualità e stabilità, contando
su una maggiore versatilità, insomma; un buon investimento. La
montatura "alla tedesca" ha una grande diffusione tra gli astrofili,
in special modo tra coloro che vogliono utilizzare fotograficamente il
loro strumento. Uno dei principali svantaggi di questa montatura è il
peso (e nelle maggiori anche l'ingombro con la conseguente
intrasportabilità). Separando la testa dalla barra dei contrappesi e
anche
da questi ultimi, possiamo ragionevolmente sperare di trasportare una
buona montatura. Ho trasportato per qualche anno, la montatura MB 50
della ditta Marcon, robusta ma ancora gestibile (con qualche
piccolo sacrificio).
Negli ultimi anni la filosofia legata alla costruzione di queste montature è cambiata, sia perché le competenze – e le esigenze – degli astrofili, si sono affinate, sia perché,
un'elettronica sempre più sofisticata, permette di costruire sistemi si puntamento attivi, facilmente adattabili
a vari tipi di montature. Ad esempio, una quindicina d’anni fa potevamo trovare telescopi computerizzati, tipo l’ottimo
LX 200 della Meade, ma con il computer inglobato nella
forcella; montatura e telescopio assemblati assieme.
Oggi il mercato offre una vasta gamma di sistemi di puntamento, anche
GPS che, abbinate a montature valide, ci consentono di acquisire una
solida base "universale", adattabile a diversi strumenti. La G11 è una montatura alla tedesca abbastanza robusta,
dotata di un ottimo treppiede in alluminio anche se non proprio trasportabilissimo, (benchè smontabile in
4 pezzi). La testa equatoriale è robusta, (16 kg di peso circa), ma priva di movimenti micrometrici manuali. Non possiede
blocchi per i due assi, (ascensione retta e declinazione), ma è dotata
di frizioni in teflon regolabili.
Il costruttore dichiara una capacità di carico intorno ai 27 Kg.
Ho abbinato la G11 con il rifrattore apocromatico
155 mm Astro-Physics
e devo dire che si è dimostrata senz’altro all’altezza del compito. Ho
riscontrato un certo slittamento delle frizioni, in special modo
durante l'inserimento dell'ottica, che diveniva alquanto laboriosa,
richiedendo (a volte) l'assistenza di un compagno! Nel compenso ho
riscontrato un ottimo sistema di inseguimento.
Mi è piaciuto
La
possibilità di inversione del moto per
un utilizzo nell’emisfero sud.
Una pulsantiera piccola e ben fatta. La dolcezza di movimenti, e la possibilità di correggere l’errore
periodico, (PEC). La possibilità di inserire il cannocchiale polare
a reticolo illuminato (ben realizzato e semplice da utilizzare).
Ben fatta la slitta per il sistema di montaggio del tubo ottico - a coda di rondine -.
La possibilità di computerizzarla.
Non mi è piaciuto
La G11 da me provata, presentava diversi giochi, (è stato necessario smontarla per
eliminarli). Assenza di movimenti micrometrici. Il sistema di regolazione delle frizioni con cuscinetti al teflon,
che, nell'esemplare testato dopo un certo periodo d’uso, (un paio d’anni
circa), cominciava a slittare. Possiamo cercare di rimediare a questo
problema utilizzando della carta vetrata molto fine,
sfregandola, dopo aver accuratamente effettuato un'accurata pulizia, (ma senza esagerare),
delle superfici dove poggiano le frizioni. Il rimedio funziona, ma
con il tempo il problema tende a ripresentarsi e acuirsi, a questo punto solo un cambio delle frizioni potrà
risolvere definitivamente il problema.
Giudizio: Per finire, posso dire che questa montatura assolve
bene i suoi compiti, (a patto di non caricarla troppo), anche se
qualche ritocco in più potrebbe non guastare. Questa montatura
presenta innegabili vantaggi ma, le frizioni non troppo affidabili,
non hanno giocano a suo favore. "Semaforo giallo" direi!
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