Prima di abbandonare gli oggetti tipicamente estivi, godiamoci ancora qualche
bello spettacolo offerto dalle costellazioni più ricche di oggetti del cielo
profondo; vasti campi stellari con gli oggetti “ricamati” in essi. La
costellazione di Cassiopea, ben alta sulla nostra testa, si espone in tutta la
sua gloria!
Ngc 281 – Ammasso con nebulosità – mv 7,4 - Dim. 25'X30' - Costellazione: Cas
Per provare un senso di “profondità cosmica” non c’è niente di meglio che un
campo gremito di minutissime stelline, con una tenue nebulosità dispersa nel
vuoto. Osservando questo oggetto, si rimane colpiti per la relativa facilità con
la quale si vede la nebulosità; “la vedo!” esclamò un amico durante una nottata
osservativa. Il filtro OIII potrà essere d’aiuto per staccare la nebulosità, le
stelle di fondo scemano, ma un cielo cristallino è indispensabile: “questa bella
nebulosa si mostra con la dovuta attenzione e la visione distolta, intorno ad un
piccolo gruppetto di stelle, con la più brillante di mv 7,4 bianco azzurra; è
informe”. (binocolo 20X100 in alta montagna). Si tratta comunque di
un’osservazione al limite, indicata per osservatori abbastanza esperti.
Utilizzando uno
strumento da 200 mm e l’OIII la nebulosità diviene abbastanza facile (con il
filtro possiamo vederla con strumenti da una decina di cm), risultando
completamente invisibile senza il filtro. Aperture da almeno 300 mm ci
permettono di
vedere la nebulosità (una chiazza sferica), circondare alcune stelline a forma
di Y anche senza l’OIII, con l’aggiunta del filtro la visione della nebula si
trasforma; ha un aspetto pieno e contrastato, riusciamo ora ad apprezzare la
sua forma che trovo vagamente somigliante alla M43, anche se è conosciuta come
“nebulosa Pacman”. Strumenti da 400/450 mm riescono a mostrare anche (meglio con
l’OIII o con l’UHC) una netta linea di polveri, donando alla nebulosa
un’aspetto abbastanza vicino a quello fotografico.
Ngc 457 – Ammasso Aperto - mv 6,4 – Dim. 13’ Costellazione: Cas
È difficile resistere al fascino suscitato dalla visione di un ammasso come
questo; una vera e propria collezione di diamanti. Posto 2,6° a sud da Ruchbah
(δ Cassiopeiae) una stella bianca di mv 2,6 variabile. Tra gli strumenti
migliori per gustarcelo c'è il binocolo, meglio se dal diametro generoso; osservandolo con
il Vixen 20X125 ho potuto apprezzare la sua forma irregolare, con stelle
colorate e media dispersione in luminosità, bello anche il campo circostante nel
quale appare letteralmente incastonato. Al telescopio (bassi ingrandimenti),
apprezziamo la brillantezza delle sue componenti, in particolare ne spicca una
rossastra a est dal centro (SAO 22188, mv 8,6 var.). C’è chi afferma che la
grande apertura è superflua nell’osservazione di un oggetto come questo,
niente di più falso! Con strumenti da 450/500 mm l’ammasso rivela tutta la sua
gloria; è molto ricco con stelline colorate e fini come polvere. Mi piacerebbe
conoscere il parere di chi legge.
M52 – Ammasso Aperto - mv 6,9 – Dim. 16’ Costellazione: Cas
Se siamo amanti dei campi stellari gremiti da stelle finissime come polvere
scintillante, non possiamo perdere quest’aperto. Lo troviamo 6,3° a nord/ovest
di Caph (β Cassiopeiae), di mv 2,2 (var.), e a soli 22’ a sud/ovest dalla 4
Cassiopeiae, rende bene all’osservazione binoculare (come molti oggetti di
questa costellazione).
Al binocolo si mostra come una chiazza non risolta, leggermente più brillante di
ngc 7789 (6° verso sud/est). Al telescopio colpisce molto la sua ricchezza ma,
soprattutto, il grande affollamento di astri “tanto fitte che nella parte
centrale si confondono”. (Apo da 102 mm in alta montagna).
M103 – Ammasso Aperto - mv 7,4 – Dim. 6’ Costellazione: Cas
È sorprendente come in un’unica costellazione possano essere racchiusi tanti
oggetti spettacolari. M103 è un ammasso aperto di piccoli dimensioni angolari,
si presta ad essere osservato al telescopio con ingrandimenti medioalti.
Ritenuto l’ultimo oggetto del catalogo originale di Messier (anche se taluni
spostano M104, la galassia “Sombrero” all’ultimo posto, altri ancora addirittura
M109!); è conosciuto come “ammasso freccia” per via della disposizione delle sue
stelle. Al binocolo mostra l’aspetto di una nubecola, con qualche stellina
emergente da un fondo non risolto, con una forma elongata a nord/ovest-sud/est.
Binocoli dall’apertura più generosa, risolvono meglio questo ammasso, mostrando
una forma triangolare o, per dirla con l’ammiraglio Smyth “fan” a ventaglio.
Osservandolo con un 20X125 ho potuto godere di uno spettacolo emozionante; “una
classica forma triangolare, perfettamente risolto in minute stelline variamente
colorate, immerso in un campo gremito di stelline” (Vixen 20X125 in postazione
suburbana con buona trasparenza). Al telescopio, “mostra stelle con media
dispersione in luminosità variamente colorate (ne vedo una rossiccia nei pressi del centro), con le componenti più brillanti a forma di una Y”. (Apo da 102 mm in
alta montagna). Strumenti dal diametro importante ci mostrano un ammasso
abbastanza ricco, con stelline finissime e colorate, facendogli assumere un
aspetto ingioiellato.
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