Quando parliamo del catalogo di
Messier ci vengono in mente soltanto oggetti “facili”, non riflettendo che
alcuni oggetti celesti inseriti in questa celebre raccolta, possano risultare
alquanto ostici, anche per aperture importanti. Oggetti troppo grandi o con
stelline deboli, funzioneranno da sprone per spingere sull’”acceleratore” del
nostro strumento…
M72 – Ammasso Globulare – mv 9,2 – Dim. 5,9' – Classe – 9 – Costellazione: Aqr
Situato 1,21° a sud/ovest da M73, (in pratica tre stelle), questo
globulare è abbastanza debole, mi domando perché sia stato inserito
nel catalogo dall’osservatore francese, quando globulari di pari luminosità o
addirittura più brillanti (come Ngc 6934 nel Delphino) sono stati estromessi da
questa celebre lista! La debolezza di questo ammasso globulare va ricercata
nella sua distanza, uno dei più distanti catalogati da Messier, dista circa
53.000 anni luce; in considerazione della sua distanza è da ritenersi
intrinsecamente molto brillante. Fu scoperto da Méchain nell’agosto del 1780, e
avvistato da Messier nell’ottobre dello stesso anno. È facilmente visibile con
il più piccolo dei binocoli, anche da località moderatamente inquinati dalle
luci artificiali, come una macchietta nebulosa. Con strumenti da 200 mm, ad alti
ingrandimenti e con buon seeing è possibile risolvere (osservazione al limite)
le regioni esterne, ma questo è un globulare “difficile”. Diametri da 300/350 mm
ci permettono di spingere ulteriormente la risoluzione, permettendoci di vedere
meglio alcune stelline dell’alone, immerse in un chiarore diffuso. Chi scrive ha
potuto risolverlo chiaramente, senza tanta difficoltà, soltanto con il 508 mm a
133/200X: “lo risolvo fino al nucleo e ha una forma che mi ricorda una
spirale!”. Al momento di questa osservazione mi trovavo al Colle del Nivolet,
sotto un cielo con trasparenza ottima e seeing medio. C’è qualcuno che vuol far
conoscere la propria osservazione?
M30 – Ammasso Globulare – mv 6,9 – Dim. 11’ – Classe – 5 – Costellazione: Cap
Questo globulare è ingiustamente trascurato, forse a causa della sua scarsa
declinazione alle nostre latitudini (-23°). Con un diametro apparente di 11’,
considerata una distanza di 26.000 anni luce, M30 ha dimensioni reali di 90 anni
luce; un’immensa sfera stellare! Scoperto da Messier nell’agosto del 1764, lo
descrisse al pari degli altri globulari presenti nel suo catalogo: “nebulosa
sferica senza stelle”. Ai giorni nostri basta il classico 114/900 per riuscire a
“rubare” alcune stelline al sul alone. È visibile praticamente a ridosso della
41 Capricorni (23’ a ovest), anche con un cercatore, mentre un binocolo rivela
una parte centrale molto brillante, 5’ verso ovest si vede una brillante
stellina (SAO 190531 di mv 8,6). Strumenti da 250/300 mm letteralmente
sgretolano l’alone di questo globulare, anche se la regione nucleare resta
compatta. Soltanto con mezzo metro, ad alti ingrandimenti, riesco a sgranare
anche il nucleo, molto denso comunque.
M74 – Galassia – Tipo SA(s)c – mv 9,1 – Dim. 10.5'X9.5'- Costellazione: Psc
Questa galassia trae in inganno l’osservatore visuale, dal momento che,
basandosi sulla sua mv ci promette
spettacolarità, ma data la sua luminosità superficiale (13,9) risulta un oggetto
arduo, uno dei più difficili del catalogo di Messier. Si tratta di un bel
esempio di spirale Sc vista di fronte, con una regione nucleare piccola, spire
sottili e avvolte intorno al nucleo. M74 fu scoperta da Méchain nel 1780, con un
rifrattore da 75 mm. Sotto buoni cieli possiamo sperare di intravederla con un
binocolo da 60/70 mm di diametro, ma con scarsi risultati; soltanto una macchietta
spettrale baluginante nel buio cosmico. Binocoli dal diametro più generoso ci
permettono di apprezzarne una forma ovale, ben definita. Con strumenti fino a
350/450 mm di diametro, questa galassia mostra un aspetto etereo (anche se
apprezzabile nei diametri maggiori) e scarno in dettagli, una regione nucleare
potrà essere apprezzata, meglio in visione distolta, ma nulla di più. Soltanto
con aperture da 500 mm questa galassia svela la sua magnifica struttura
spiraliforme, presentandosi in tutta la sua gloria: “62X - è molto grande,
mostra una regione nucleare brillante e “grassa”, l’alone mostra – in visione
distolta – una chiara struttura spiraliforme. 133X – il nucleo è molto luminoso,
la visione delle spire (è sempre meglio utilizzare la visione distolta) fa
assumere a questa galassia l’aspetto di una grande girandola, che si svolge in
senso antiorario. 200X – sulle spire (ora visibili in visione diretta)
cominciano ad emergere – meglio in distolta - alcune regioni di HII, almeno 4!”.
(508 mm in alta montagna). Una galassia interessante con diametri piccoli, bella
con quelli medi e spettacolare nei diametri importanti. |