La temperatura di questo mese, costringe l’astrofilo che si reca in montagna, a pensar bene all’abbigliamento; stando fermi il freddo di fa sentire!
Ben alto sulla nostra testa, il grande quadrato di Pegaso, dove se, al suo interno, saremo in grado di contare (ad occhio nudo), cinque o sei stelle, possiamo esser sicuri di una buona qualità del cielo. Anche le costellazioni dei Pesci e della
Balena sono ben appariscenti, (visibili sotto il Pegaso).
M 77 – Galassia – Tipo Sbp – mv 8,8 – Dim. 6,9’x5,9’ - Costellazione: Cet
Ci troviamo di fronte ad una galassia di Seyfert, con nucleo attivo. E’ un oggetto molto luminoso, uno dei più brillanti della sua categoria, ma stranamente trascurato dagli astrofili. Visibile anche sotto cieli inquinati dalle luci, (non da sotto un
lampione!). Un piccolo telescopio, a medi ingrandimenti, la mostra come una macchietta nebulosa dal nucleo davvero brillante, visibile vicino
a una stella di mv 10,8 di un bel colore giallo. Man mano che l’apertura dello strumento
aumenta, possiamo rivelare alcuni particolari di questa splendida galassia. La struttura a spirale comincia timidamente ad apparire con strumenti da 350 mm, mentre un 400 mm, stacca chiaramente almeno una spira. Osservandola con il 508 mm riuscivo a vedere particolari intorno alla regione nucleare;
mostra una serie di chiaroscuri, e una chiara struttura spiraliforme.
Ngc 2403 – Galassia – Tipo Sc – mv 8,4 – Dim. 17,8’x11’ - Costellazione: Cam
Una galassia davvero brillante ed estesa, che – anche se vista quasi di fronte - , è visibile anche con strumenti relativamente modesti. Questo oggetto si trova 7° a nord/ovest da
Muscida, (Omicron Ursae Majoris), una bella stella gialla di mv 3,3.
Possiamo osservarla con un 16/20X80, che c’è la mostrerà come un batuffolo di luce, somigliante a un ammasso globulare, con una regione nucleare appena più luminosa e non tanto estesa, immersa in un campo relativamente ricco. Aperture da 250 mm, a medi ingrandimenti, cominciano a mostrare un lieve accenno di struttura, che diviene evidente con aperture più grandi:
133X – Splendida! La sua struttura spiraliforme appare chiaramente, (somiglia
a M33 nel Triangolo), con alcune stelline proiettate sui bracci e bande di polveri che le spezzettano qua e la… Si vede – come una macchietta appena visibile – anche Ngc 2404 – una regione di HII posta sulla spira a nord. Le braccia a spirale si svolgono in senso antiorario.
(Dobson da 508 mm, in montagna). I colleghi astrofili come vedono quest’oggetto? Qual è l’apertura minima che permette di coglierne la struttura?
Ngc 40 – Nebulosa Planetaria – mv 10,7 – Dim. 37” – mv stella centrale 11,5 - Costellazione: Cep
Le nebulose planetarie hanno un fascino del tutto particolare, unendo la metodologia d’osservazione del cielo profondo, con quella dei pianeti. Questi oggetti infatti, richiedono ingrandimenti medio-alti per essere gustati appieno. La loro luminosità, in abbinamento alle piccole dimensioni, inoltre, ne facilita l’osservazione, anche se in certi casi, può risultare davvero difficile distinguerle dalle stelle di fondo.
Ngc 40, può essere rintracciata 5° a sud/est della gamma Cephei,
(Alrai), una brillante stella di mv 3,2 di colore giallo/arancione.
Ngc 40 può essere cercata anche con strumenti dal diametro relativamente piccolo, che c’è la mostreranno in un campo abbastanza ricco di deboli stelline, (verso est c’è n’è una brillante di color arancione; mv 9,7), con l’aspetto di una ciambellina dai contorni poco sfumati. Aperture da 200 mm mostrano abbastanza chiaramente la stella centrale, che addirittura disturba l’osservazione dell’involucro esterno! Strumenti dal diametro generoso, (maggiore di 300 mm), cominciano a rivelare la sua struttura a gusci.
130X – E’ immersa in un mare di stelle, ricorda vagamente la “Eskimo”. La stella centrale è evidente, e la nebulosità mostra una forma ellittica. Vedo due gusci, uno interno e uno esterno; il primo esibisce una forma che ricorda una spirale. 261X – Altamente spettacolare. La stellina centrale è nitidissima, mentre la sua forma appare più sferica. Con la visione distolta, noto alcune irregolarità nel guscio sia a nord che a sud; in queste zone l’anello sfuma, spezzando la forma sferica. 261X con OIII – Le stelline di campo scemano a causa del filtro, rimangono solamente tre stelle particolarmente luminose. Vedo tutta una serie di chiaroscuri poste nei gusci; sembra una bolla di sapone!
(Celestron 14 in alta montagna).
Osservandola con il dob da 508 mm, notavo che a 200X con OIII vedo la stella centrale addirittura abbagliante, tanto da disturbare notevolmente l’osservazione. Appare anche una complicata struttura, con numerosi chiaroscuri, che tagliuzzano i due gusci nebulari in parti abbastanza minute. Tolto l’OIII ne guadagna la visione, ora noto una colorazione lievemente arancione (!), la stella centrale da fastidio alla vista, e la
planetaria prende le sembianze di una faccia umana incappucciata… (Dobsoniano da 508 mm, in alta montagna, con trasparenza non eccezionale e seeing pessimo).
Possiamo notare come lo strumento maggiore, pur operando in condizioni peggiori, renda di più. Coraggio e… buona caccia.
Ngc 7139 – Nebulosa Planetaria – mv 13 – Dim. 1’ 10” – mv stella centrale 18,7 - Costellazione: Cep
Un’altra planetaria, sempre nella costellazione del Cefeo, anche se questa volta ci ritroviamo dinnanzi ad un oggetto piuttosto difficile. Non solo la magnitudine, ma anche le dimensioni la rendono un oggetto per strumenti dal grande diametro. Possiamo tentarla con un 300 mm, dove potrebbe mostrarsi al limite, ed utilizzando l’OIII. La stella centrale di Ngc 7139 è invece al di la delle possibilità visuali di strumenti anche di un certo impegno e mole. Sotto un cielo di montagna, con una trasperanza nemmeno tanto eccezionale, (la Via Lattea appariva perfettamente), e un seeing terribile, utilizzando il dob da 508 mm, e riporto la seguente descrizione:
62X con OIII – Appare immersa in un campo pieno di delicate stelline, esibisce una forma sferica piena, - senza foro centrale -. Riesco a distinguere qualche chiaroscuro, più evidente verso nord/ovest. A est vedo quattro stelline disposte in fila, di mv rispettivamente: 12,5 – 14,5 – 12,3 – 13,4. (Dobson da 508 mm). Lascio al lettore, il compito di scoprire il diametro minimo per apprezzare questo difficile oggetto.
NGC 7419 – Ammasso aperto – mv 13 – Dim. 2’ – Costellazione: Cep
Chi scrive, pur essendo ormai astrofilo da molti anni, non ha ancora capito una cosa: perché la maggior parte degli osservatori del cielo, punta sempre gli stessi oggetti celesti? Se da un lato, la difficoltà di puntare nuovi e più difficili oggetti, può “smontare”, dall’altro questa possibile motivazione non regge alla luce dei nuovi sistemi di puntamento automatico. La volta celeste ospita un numero straordinariamente grande di oggetti celesti, dandoci la possibilità di osservare innumerevoli corpi celesti, sempre nuovi.
Ngc 7419, è un ammasso aperto decisamente bello; piccolo, debole, ma spettacolare e composto da astri variamente colorati, dista sui 6.200 anni luce. Situato 4° circa a sud/est di
delta Cephei, una doppia decisamente spettacolare. La primaria, (il prototipo delle variabili cefeidi, di primaria importanza nella misurazione delle distanze cosmiche), è un bell’astro di colore giallo carico, di mv 3,4 – variabile dalla 3,4 alla 4,3 in circa 5 giorni. Mentre la secondaria è una bellissima stella azzurra di mv 6,3, separata dalla compagna da 41”.
Con un’apertura da 25 cm è possibile staccare alcune stelline da uno sfondo nebuloso. Diametri maggiori ne aumentano il fascino:
133X – Piccolo ma composto da stelle brillanti, (almeno con un’apertura da mezzo metro!), sembra distorto da una perturbazione di marea gravitazionale! Appare oblungo – direzione est/ovest
- e una forma che ricorda un boomerang, con le sue componenti più brillanti, (colore giallo e arancione)
poste nella sua parte ovest. Appare concentrato e sembra relativamente ricco, - numero di stelle; 40. (Dobson da 508 mm, in montagna con seeing pessimo).
Varrà certamente la pena cercare quest'oggetto, che ci darà sicuramente diverse soddisfazioni, a seconda del diametro dello strumento utilizzato.
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