Marzo è un mese che mi è sempre piaciuto: le serate diventano più tiepide, le ore di buio sono ancora parecchie e spesso il vento pulisce egregiamente il cielo. Ma – soprattutto – è il mese delle galassie, gli oggetti che preferisco.
Ben alte sulle nostre teste, le costellazioni del Leone e dell’Orsa Maggiore. Questo mese non tratterò ne la Vergine ne la Chioma di Berenice
(le tratteremo il prossimo). Tratterò invece alcune delle galassie più belle dell’emisfero boreale,
tra le più brillanti. Chi ha detto che per provare i limiti del proprio strumento bisogna osservare galassie di mv 15?! Spero di dimostrare il contrario.
M65/66 - Ngc 3628 – Galassie – Tipo Sa/Sb/Sb – mv 10,2/9,7/10,3 – Dim. 10,0’x3,3’/8,7’x4,4’/14,8’x3,6’ Costellazione: Leo
Questo bel trio di galassie nella ricca costellazione del Leone, merita d’essere cercato e analizzato con attenzione, e con diversi diametri. Le prime due risultano visibili anche in un buon cercatore, mentre la 3628
dà un po’ di filo da torcere. Possono essere rintracciate 3° circa, a sud/est della stella
Theta Leonis, (Chort di mv 3,3), una bella stella azzurra che funziona come un buon riferimento. Con un binocolo del tipo
20X80, possiamo ammirarle tutte e tre immerse in un campo povero di stelle. Visibili come tre fiocchetti luminosi, una delle quali (Ngc 3628), dall’aspetto oblungo. Queste galassie si rendono visibili, almeno le prime due, (ngc 3628 è appena visibile sotto cieli suburbani anche con grandi aperture), anche sotto cieli moderatamente inquinati, ma danno – ovviamente – il meglio, sotto i neri cieli d’alta montagna. Binocoli più grandi ne rendono una visione decisamente spettacolare: Sono tutte e tre molto belle.
M65 somiglia alla fiamma di una candela, M66 mostra una forma a ‘S’, con una regione nucleare a medio gradiente di luminosità, mentre ngc 3628 appare “coricata” con il suo asse maggiore tangente le altre due, dove (con la visione distolta) si distingue una linea di polveri che la taglia in due.
(Binocolo Vixen 20X125 in alta montagna).
Un telescopio dà la possibilità di ingrandire, permettendoci di ammirare qualche dettaglio;
il diametro è decisivo.
57X - Una foto non eguaglia questa visione…Sono contenute tutte e tre nel medesimo campo oculare, con la loro morfologia già perfettamente visibile,
e in visione diretta!
90X – Ngc 3628 appare oblunga (direzione est/ovest), mostra un rigonfiamento al centro con una linea oscura (frastagliata), che la taglia in due e si allarga a nord/ovest!
M65: Sembra bilobata: vedo una nebulosità oscura che separa la parte nucleare dalla regione più esterna.
M66: Vedo una leggera barra centrale, dalla quale si dipartono due spire, (nette). La spira posta a est, si allunga e si incurva verso l’esterno, quella a
ovest appare più raccolta al nucleo. Vedo anche - nettissime – delle nebulosità oscure che frastagliano un po’ tutta la galassia.
Qual è il diametro minimo che ci consente di cogliere talune sfumature?
Ngc 3185/7/90/93 – Galassie – Tipo SBc/Sb/E0 – mv 12,2/13,5/11,1/11,2 – Dim. 1,30’X57”/3,3’x1,5’/4,6’x1,8’/2,8’x2,6’ Costellazione: Leo
Per l’osservatore visuale amante del profondo i gruppi di galassie sono irresistibili. Se poi si tratta di oggetti deboli, – ma non troppo - possiamo mettere alla prova, non soltanto la nostra strumentazione, ma anche la nostra abilità. Situate circa 2° a nord di
Algieba (gamma Leonis), una bella coppia di stelle arancioni separate da 4,3”.
Da cieli suburbani possiamo rintracciarle anche con aperture da 25/30 cm, (tranne ngc 3187),
dove si mostreranno come macchiette nebulose, lievemente allungate, appena staccate dal fondo cielo. Questa descrizione è valida anche per osservazioni fatte sotto i limpidi cieli d’alta montagna, dove – meglio con un 30 cm –
possiamo vedere anche la quarta componente baluginare nel campo assieme alle altre. E’ inutile dire che solo le aperture più grandi renderanno veramente giustizia a questo gruppo di galassie, altrimenti un po’ scarne:
133X – Visibili senza nessuna difficoltà, nette anche nelle loro forme. Ngc 3190 è sita al centro del gruppo, vedo il nucleo brillante ma non stellare e una forma oblunga. A nord/est vedo ngc 3193, (vicino a una stellina di mv 9,6), di forma più sferica. A nord/ovest vedo ngc 3187 sfumata ma evidente, e verso sud/est ngc 3185, anche questa di forma sferica. Ne vedo altre due, ma veramente al limite, visibili come tenuissime macchiette solo con la visione distolta, (confermate da altri due osservatori):
Pgc 86788 di mv 15,2 posta a sud/ovest da ngc 3187 e Mac 118+2142 di mv intorno alla 14,9/15. Un bel sestetto di galassie!
(Dobson da 508mm)
Per quanto riguarda le ultime due, penso che con aperture inferiori ai 45/50 cm bisognerà non provarci nemmeno, ma in quanto le altre, quale lettore è pronto a cogliere la sfida? E riguardo proprio le ultime due, chi le ha osservate visualmente?
M81/82 - Ngc 3077 – Galassie – Tipo Sb/Ip-eruttiva/E2p – mv 7,9/8,3/9,6 – Dim. 25,7’x14,1’/11,2’x4,6’/4,6’x3,6’ Costellazione: U.Ma
Ci troviamo di fronte ad un altro (celeberrimo) gruppo di galassie brillanti. Possono essere viste anche in un cercatore, (tranne la 3077), che c’è le mostrerà come macchiette nebulose; nel
cercatore 9X50 distinguo perfettamente la loro forma: ovale M81 e nettamente allungata M82, immerse in un bel campo stellare, anche se il cielo deve essere cristallino. Visibili – le prime due – sotto cieli urbani anche con piccole aperture (100 mm), danno il meglio sotto cieli cristallini e aperture generose. Inviterei l’osservazione di queste tre galassie con l’ausilio di un grosso binocolo, dove risultano veramente
spettacolari. Ricordo al proposito che, attraverso il 20X125 riuscivo a vedere una forma vagamente a S
in M81, mentre M82 mostrava "perfettamente le sue frastagliature, con Ngc 3077 visibile senza sforzo…".
Riporto di seguito osservazioni di queste galassie fatte con diametri “importanti” e cieli cristallini:
M81 – (Celestron 14): 130X – Spettacolare; vedo due stelline a nord del nucleo (mv 10,7/11,7) e su questo noto alcuni chiaroscuri molto tenui. Comincio a indovinare la sua struttura spiraliforme, (senso antiorario).
M81 - (Dobson Ariete da 508 mm): 57X – Vedo queste galassie immerse in un campo “micidiale”, straricco di deboli stelline che ne accrescono parecchio la spettacolarità. La galassia esibisce una forma a S con un nucleo brillante e puntiforme. 90X – La regione nucleare mantiene un aspetto stellare, vedo alcune stelline proiettate sull’alone e – nette – le spire, dove riesco a notare lo spazio oscuro tra una spira e l’altra: impressionante! La struttura spiraliforme sembra disegnata…
M82 - (Celestron 14): 122X – Molto bella. Vedo decisamente bene le polveri oscure che la solcano: sono frastagliate.
M82 - (Dobson Ariete da 508 mm): 57X – E’ simile a un’immagine
fotografica ma sovresposta. Noto le bande di polveri, molto minute, con due pennacchietti che escono dalla regione nucleare in senso radiale. 90X – Guadagna in dettagli, ora la banda oscura è nettamente frastagliata e spezzettata, ma è ancora tanto brillante che, questa banda oscura appare affogata nella luminosità della galassia,
che ora addirittura abbaglia. E’ la prima volta che ho problemi di eccessiva luminosità osservando una galassia!
NGC 3077 la si vede come una macchia leggermente ovale, priva di particolari con entrambi gli strumenti: con il mezzo metro appare – ovviamente – più luminosa e più sfumata…
M101 – Galassia – Tipo Sc – mv 7,5 – Dim. 29,9’x26,3 Costellazione: U.Ma
Gli oggetti celesti contenuti nel celebre catalogo di Messier sono ritenuti “facili”, ma ciò non corrisponde sempre a verità. La celeberrima M101, è fonte di scottanti delusioni per l’osservatore visuale; ci si aspetta di trovarsi di fronte a una galassia di notevole luminosità, invece è un oggetto grosso e spettrale. Il motivo principale di ciò risiede nelle dimensioni di questa galassia, infatti la buona mv viene dispersa su un’area vasta come la Luna piena! M101 richiede pertanto cieli bui e cristallini per essere pienamente apprezzata, ma anche in queste condizioni è parca in particolari. La galassia si trova 5° verso nord/ovest
dalla stella Eta (Alkaid), un bell’astro bianco-azzurro di mv 1,8.
Con strumenti dal buon diametro e d’ottima fattura, è possibile apprezzare alcuni particolari, come le braccia di spirale, impresa
questa non proprio facilissima.
La galassia rende bene attraverso i binocoli e gli strumenti a grande campo, quindi con gli ingrandimenti più bassi. Ingrandire servirebbe a disperdere la poca luce di cui si dispone, a meno di non utilizzare grandi diametri.
Sembra un “bottone” tridimensionale”! Esibisce una regione nucleare appena abbozzata, e – con la visione distolta – stacco (debolissime) alcune tracce
delle spire. (Vixen 20x125 in alta montagna con trasparenza ottima). Si noti che, anche utilizzando un binocolo decisamente grosso, la galassia mostra solamente un accenno di nucleo.
Ho avuto l’opportunità di puntare il mezzo metro su questa galassia durante una nottata davvero eccezionale, sia per trasparenza sia per seeing.
57X – Bello il campo stellare circostante la galassia. Con la visione distolta vedo un nucleo
brillante ma dall’aspetto “pastello”, e a nord da esso, quasi attaccata, vedo una stellina di mv 12,2. La struttura spiraliforme è palese anche in visione diretta, (senso antiorario) con bracci molto sottili. Sempre in visione distolta, vedo chiaramente alcune zone
HII sulle spire, ne conto chiaramente 4, e ne vedo, più deboli, almeno altre tre. 90X – La visione dei particolari descritti sopra migliora notevolmente, tanto da permettermi di vedere,
quei particolari visibili in precedenza con visione distolta, direttamente, rendendo
l'osservazione del tutto estremamente gradevole e altamente spettacolare. Vicino alla regione nucleare, vedo spire
sottili avvinghiarsi intorno all’esile nucleo, con alcune tenuissime bande di polveri… (Dobson da 508
mm - alta montagna in condizioni di cielo eccellenti).
M51 - Ngc 5195 – Galassie – Tipo Sc/Ga peculiare – mv 8,1/9,5 – Dim. 11,0’x7,8’/5,4’x4,3’ Costellazione: Cvn
Messier 51 è forse tra gli oggetti più celeberrimi di tutto il cielo, ma, come tutte le cose famose, si porta dietro un grosso fardello di storie. Tante volte mi chiedo se, quando osserviamo certi oggetti lo facciamo senza essere influenzati da tutta una letteratura classica di cui si circonda l’oggetto… Come molti oggetti del celebre catalogo
di Messier, anche M51 fu scoperta casualmente, magari quando era impegnato a
ricercare qualche cometa, anche se la galassia ngc 5195 fu scoperta da Mechain. M51 è in realtà un sistema di due galassie praticamente a contatto, in quanto ngc 5195 ha interagito con la 51 causandone deformazioni mareali. E’ conosciuta anche come “Vortice”, nome assegnatogli da William Parsons, terzo conte di Rosse, che osservandola con il suo 72” ne riconobbe la struttura a spirale. Oggi giorno è possibile apprezzare le spirali di M51 anche con strumenti da 200 mm, ma per ammirare i numerosi dettagli disegnati da William Parsons, occorrono diametri da almeno 450 mm.
Ho avuto modo di osservare questo stupendo oggetto in molte occasioni, alcune delle quali in compagnia di altri astrofili, potendo notare l’enorme fascino che scatena la sua presenza nel campo oculare, ma anche una certa influenza da una letteratura classica. In molti casi si dice di aver osservato particolari i quali possono essere difficilmente scorti con certe aperture, ma Lord Rosse ne ha disegnato la struttura quindi…
Ho ammirato, rimanendone notevolmente impressionato, la delicata struttura spiraliforme di M51 con il Vixen 20X125 dove potevo vederla:
piccola ma definita fino all’inverosimile con le spirali nettamente visibili. Incredibile…
Osservandola con il Celestron 14 ne riporto la seguente descrizione: 113X - distinguo bene le spirali con le bande di polveri proiettate sopra.
La galassia al momento di questa osservazione era bassa.
Con il mezzo metro penso di aver ripetuto l’osservazione di William Parsons: 90X – Splendida. Le spire sono scolpite, anche in visione diretta, ed appaiono anche diverse regioni di HII. Evidente – oltre che frastagliato – il ponte che la collega alla Ngc 5195, visibile come una galassia ellittica con bande di polveri sia ad est che a ovest. Il braccio di spirale opposto alla ngc 5195, sfuma gradatamente nello spazio mentre gli spazi tra i bracci sono palesi, e le nubi oscure poste al di sopra molto contrastate.
Noto nelle spire anche una certa granulosità. (Dobson da 508 mm).
Qual’è il diametro minimo per apprezzare certi dettagli?
|