Osservazioni GIUGNO 2006 


Una delle esperienze più entusiasmanti è rappresentata dalla visione della Via Lattea, ovviamente ad occhio nudo! Chi scrive ha l’abitudine di coricarsi sull’erba, con lo sguardo smarrito nell’immensità, ammirando la bianca striscia della nostra galassia, che da l’impressione di caderci addosso. In questo mese, prima di utilizzare il telescopio, un invito a gustare il cielo anche ad occhio nudo.


Ngc 3359 – Galassia – Tipo SBc II – mv 10.3 – Dim. 6.8'X4.3' – Costellazione: U.Ma
Ci sono molti oggetti brillanti e famosi verso i quali dirigere i nostri strumenti nel corso degli anni, ma spesso, questi oggetti monopolizzano l’attenzione di un’intera costellazione. L’Orsa Maggiore è una costellazione ricchissima di galassie che meritano attenzione; ngc 3359 è una di queste; posta a circa 2° a nord/ovest da Dubhe, la stella alpha della costellazione. Si può tentarne l'osservazione con un telescopio da almeno 250 mm, avendo cura di porsi sotto un cielo d’alta montagna, la galassia si mostrerà come una chiazza lattescente, (dall’aspetto un po’ spettrale) leggermente più brillante al centro e priva di struttura. Per vedere un cenno della struttura spiraliforme, bisogna utilizzare strumenti da almeno 500 mm d’apertura: 133X – E’ una galassia meravigliosa! Appare vicina a stelline luminose che non disturbano l’osservazione. Ha una regione nucleare appena abbozzata, con una netta forma a S, (somiglia a un sassofono). (508 mm in alta montagna).

Ngc 3184 – Galassia – Tipo Sc II – mv 10.3 – Dim. 6.9'X6.8' – Costellazione: U.Ma
Ci troviamo dinnanzi una galassia superba, visibile anche con un piccolo strumento, da il meglio di se con diametri generosi. Posta a circa 45’ a nord/ovest dalla Mi U.Ma, una bella stella arancione di mv 3, con uno strumento da 150 mm, si vede facilmente, come un ovale nebuloso. Riporto di seguito due descrizioni di questa galassia fatte con strumenti alquanto diversi, utilizzati entrambi sotto i neri cieli d’alta montagna: 42X – appare in un campo assieme a stelline di una certa luminosità. Mostra un aspetto molto “soffice" e non si distingue nessuna regione nucleare anche se vista frontalmente. 84X – comincia a mostrarsi una timida regione nucleare, con qualche irregolarità sull’alone, soltanto in visione distolta”. (Apocromatico da 155 mm). 133X – presenta la stessa difficoltà di M101; è vista frontalmente con una regione nucleare non molto brillante e un grande alone ovale. Con la visione distolta emerge una tenue struttura spiraliforme, con diverse stelline proiettate sopra e qualche regione di HII. (508 mm). Forza e coraggio dunque!

M9 – Ammasso Globulare – mv 7,8 – Dim. 9,3’ – Classe – 8 – Costellazione: Oph
Per quanta esperienza uno possa avere, quando nel campo di un telescopio astronomico di una certa apertura entra un ammasso globulare, il cuore esulta per l’eccitazione; quante stelle! M9, che è uno degli ammassi globulari più vicini, (dista 5.500 anni luce), lo si trova tra le stelle Xi e Eta Oph, verso est. Visibile anche in piccoli binocoli e cercatori, possiamo notare una certa granulosità con strumenti da 15/20 cm, (c’è chi dice di riuscire a risolverlo, seppur timidamente e soltanto nell’alone con rifrattori da 100/120 mm). Chi ha ragione? Nella realtà dei fatti, ci vuole un 30 cm, per risolvere gran parte del suo alone.
Osservando questo globulare con il mezzo metro ne ho avuto una visione mozzafiato: 133X – nonostante la trasparenza non eccezionale, lo risolvo totalmente, con macchie oscure nella regione nucleare; è spigoloso! (508 mm in alta montagna). Segnalo a circa 20’ a ovest la nebulosa oscura B64.

M14 – Ammasso Globulare – mv 7,6 – Dim. 12’ – Classe – 8 – Costellazione: Oph
Come per il precedente ci sono discordanze circa la strumentazione necessaria per risolverlo. Chi scrive non è riuscito a risolverlo neppure con l’eccellente rifrattore apocromatico da 155 mm, bisogna dire che il seeing non era eccezionale anzi… E’ un ammasso di difficile risoluzione, con il mezzo metro ho risolto la regione nucleare, meglio in visione distolta, notando che è “composto da stelline finissime”. (508 mm in alta montagna). Sarei curioso di conoscere le vostre osservazioni.

Theta Virginis – mv 4,4/9,4 – Separazione 7,1” – A.P. 343°
Conosciuta anche come 51 Virginis, ci troviamo di fronte una bella tripla (vedi disegno), la terziaria di mv 10,4, a 69,6” con A.P. 298° - non è riportata nel disegno. Seguono due descrizioni fatte con strumenti diversi, utilizzati entrambi dalla mia postazione suburbana: 275X – meravigliosa! La primaria è bianco giallina, la secondaria blu. (apo da 155 mm). 222X – divina! Primaria bianco azzurrina, secondaria giallino chiaro e terziaria un puntino bianco. (508 mm). Come si può vedere è bastato cambiare strumento, (e apertura), per vedere una colorazione differente!

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