Una delle esperienze più entusiasmanti è rappresentata dalla visione della Via
Lattea, ovviamente ad occhio nudo! Chi scrive ha l’abitudine di coricarsi
sull’erba, con lo sguardo smarrito nell’immensità, ammirando la bianca striscia
della nostra galassia, che da l’impressione di caderci addosso. In questo mese,
prima di utilizzare il telescopio, un invito a gustare il cielo anche ad occhio
nudo.
Ngc 3359 – Galassia – Tipo SBc II – mv 10.3 – Dim. 6.8'X4.3' – Costellazione:
U.Ma
Ci sono molti oggetti brillanti e famosi verso i quali dirigere i nostri
strumenti nel corso degli anni, ma spesso, questi oggetti monopolizzano
l’attenzione di un’intera costellazione. L’Orsa Maggiore è una costellazione
ricchissima di galassie che meritano attenzione; ngc 3359 è una di queste; posta a circa 2° a nord/ovest da Dubhe, la stella alpha della
costellazione. Si può tentarne l'osservazione con un telescopio da almeno 250 mm, avendo cura
di porsi sotto un cielo d’alta montagna, la galassia si mostrerà come una
chiazza lattescente, (dall’aspetto un po’ spettrale) leggermente più brillante
al centro e priva di struttura. Per vedere un cenno della struttura
spiraliforme, bisogna utilizzare strumenti da almeno 500 mm d’apertura: 133X –
E’ una galassia meravigliosa! Appare vicina a stelline luminose che non
disturbano l’osservazione. Ha una regione nucleare appena abbozzata, con una
netta forma a S, (somiglia a un sassofono). (508 mm in alta montagna).
Ngc 3184 – Galassia – Tipo Sc II – mv 10.3 – Dim. 6.9'X6.8' – Costellazione:
U.Ma
Ci troviamo dinnanzi una galassia superba, visibile anche con un piccolo
strumento, da il meglio di se con diametri generosi. Posta a circa 45’ a
nord/ovest dalla Mi U.Ma, una bella stella arancione di mv 3, con uno strumento
da 150 mm, si vede facilmente, come un ovale nebuloso. Riporto di seguito due
descrizioni di questa galassia fatte con strumenti alquanto diversi, utilizzati
entrambi sotto i neri cieli d’alta montagna: 42X – appare in un campo assieme a
stelline di una certa luminosità. Mostra un aspetto molto “soffice" e non si
distingue nessuna regione nucleare anche se vista frontalmente. 84X – comincia a
mostrarsi una timida regione nucleare, con qualche irregolarità sull’alone,
soltanto in visione distolta”. (Apocromatico da 155 mm). 133X – presenta la
stessa difficoltà di M101; è vista frontalmente con una regione nucleare non
molto brillante e un grande alone ovale. Con la visione distolta emerge una
tenue struttura spiraliforme, con diverse stelline proiettate sopra e qualche
regione di HII. (508 mm). Forza e coraggio dunque!
M9 – Ammasso Globulare – mv 7,8 – Dim. 9,3’ – Classe – 8 – Costellazione: Oph
Per quanta esperienza uno possa avere, quando nel campo di un telescopio
astronomico di una certa apertura entra
un ammasso globulare, il cuore esulta per l’eccitazione; quante stelle! M9, che
è uno degli ammassi globulari più vicini, (dista 5.500 anni luce), lo si trova
tra le stelle Xi e Eta Oph, verso est. Visibile anche in piccoli binocoli e
cercatori, possiamo notare una certa granulosità con strumenti da 15/20 cm, (c’è
chi dice di riuscire a risolverlo, seppur timidamente e soltanto nell’alone con
rifrattori da 100/120 mm). Chi ha ragione? Nella realtà dei fatti, ci vuole un
30 cm, per risolvere gran parte del suo alone.
Osservando questo globulare con il mezzo metro ne ho avuto una visione
mozzafiato: 133X – nonostante la trasparenza non eccezionale, lo risolvo
totalmente, con macchie oscure nella regione nucleare; è spigoloso! (508 mm in
alta montagna). Segnalo a circa 20’ a ovest la nebulosa oscura B64.
M14 – Ammasso Globulare – mv 7,6 – Dim. 12’ – Classe – 8 – Costellazione: Oph
Come per il precedente ci sono discordanze circa la strumentazione necessaria per
risolverlo. Chi scrive non è riuscito a risolverlo neppure con l’eccellente
rifrattore apocromatico da 155 mm, bisogna dire che il seeing non era
eccezionale anzi… E’ un ammasso di difficile risoluzione, con il mezzo metro ho
risolto la regione nucleare, meglio in visione distolta, notando che è “composto
da stelline finissime”. (508 mm in alta montagna). Sarei curioso di conoscere le
vostre osservazioni.
Theta Virginis – mv 4,4/9,4 – Separazione 7,1” – A.P. 343°
Conosciuta anche come 51 Virginis, ci troviamo di fronte una bella tripla (vedi
disegno), la terziaria di mv 10,4, a 69,6” con A.P. 298° - non è riportata nel
disegno. Seguono due descrizioni fatte con strumenti diversi, utilizzati
entrambi dalla mia postazione suburbana: 275X – meravigliosa! La primaria è
bianco giallina, la secondaria blu. (apo da 155 mm). 222X – divina! Primaria
bianco azzurrina, secondaria giallino chiaro e terziaria un puntino bianco. (508
mm). Come si può vedere è bastato cambiare strumento, (e apertura), per vedere
una colorazione differente!
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