Questo periodo sembra essere fatto apposta per osservare: diventa buio presto e
le festività della seconda metà del mese, favoriscono maggiori uscite in
montagna.
Nei mesi scorsi abbiamo affrontato oggetti decisamente deboli, questa volta ci
rifacciamo gli occhi con alcuni autentici gioielli celesti, anche se qualche
oggettino debole (per i più viziati) lo abbiamo messo in cantiere. Ma anche se
trattiamo oggetti conosciuti non vuol dire che siano scontati, osservazioni
profonde possono rivelare particolari normalmente trascurati. Orione, il Toro e
l’Unicorno, tre costellazioni comodamente visibili in prima serata; mano al
maglione pesante dunque e, buone osservazioni!
M45 (Pleiadi) – Ammasso Aperto – mv 1,2 – Dim. 110’- Costellazione: Tau
Non occorre ricordare la bellezza di questo ammasso aperto, uno dei più
conosciuti fin dall’antichità, in quanto perfettamente visibile ad occhio nudo;
somiglia alla costellazione dell’Orsa Maggiore!
Possiamo osservare questo splendido oggetto con ogni mezzo; dall’occhio nudo al
grosso binocolo al grande telescopio… Sotto un cielo discreto ma non eccezionale
è possibile osservare (occhio nudo) circa 6 stelle, mentre in condizioni ideali
e buona vista, è possibile portare questo valore a 9. Chi scrive ne contò ben 12
sotto un cristallino cielo d’alta montagna, dove un’altra persona ne vedeva 9.
Basta un modesto binocolo da teatro per poter ammirare decine di stelline in
quest’ammasso aperto, anche se la nebulosità che le avvolge – in special modo
Ngc 1435 - potrà richiedere un’apertura minima di 80/100 mm, utilizzata sotto un
cielo veramente cristallino. (C’è chi afferma di averla vista con un’apertura da
60 mm, in condizioni ideali). Per poter “strappare” le altre nebulosità, occorre
un’apertura minima di 150 mm (100 mm se rifrattore apocromatico), la quale
mostrerà una specie di appannamento attorno alle componenti più luminose. Chi
scrive, osservando questo ammasso con un binocolo Vixen 20X125 poté notare la
nebulosità “visibile come un appannamento degli oculari, assieme a tante (ma
proprio tante) stelle, decisamente bianco azzurre”. Si noti che questa
osservazione è stata fatta sotto un cielo di periferia, pesantemente inquinato
dalle luci artificiali! Utilizzando il 508 mm si rimane abbagliati
dall’eccessiva luminosità delle stelle principali, azzurrissime, (nel campo se
ne osservano anche gialline e perfino rosse!), la nebulosità che attornia
Alcyone, Maia ed Elettra si osserva nettamente sferica, mentre sotto Merope, Ngc
1435 mostra chiaramente la sua forma a coda, che con la visione distolta si
sfrangia…
Osserviamo pure gli oggetti più brillanti e noti, ma cerchiamo di carpirne i più
minuti particolari, vi assicuro che non sarà un’inutile spreco di tempo.
M78 – Nebulosa a riflessione – mv 8,3- Dim. 8’X6’ Costellazione: Ori
Nella costellazione di Orione, "Il Cacciatore”, brilla una gemma molto ben
conosciuta; la famosa M42, conosciuta anche come “Nebulosa d’Orione”, ma in
questa costellazione non c’è soltanto questa nebulosa. Questo mese ne vedremo
altre due; la “Fiamma” (vedi più avanti) e M78.
E’ stata scoperta da Pierre Méchain agli inizi del 1780 e, assieme alla già
citata M42, appartiene al complesso nebulare di Orione.
Questa nebulosa può essere scorta anche con il piccolo binocolo, dove però rende
poco, solo una macchietta nebulosa emergente da un vasto campo stellare.
Telescopi dal diametro di una decina di cm, ci mostrano due stelline immerse in
una nebulosità ovattata, priva di particolari. L’assenza di particolari continua
ad accompagnarci fino a strumenti dal diametro di 30 cm, al di la di questa
apertura si comincia a notare qualche disuniformità nella nebula. Con il
Celestron 14 in postazione suburbana e con il filtro Deep Sky, notavo “due
stelline di decima magnitudine immerse nella nebulosità (ora ovale), e, con la
visione distolta pareva di notare una nebulosità oscura insinuarsi nella
nebulosità stessa”.
Puntando su questo oggetto il 508 mm in alta montagna, l’immagine era
fotografica: 133X si vede bene la parte luminosa, (ovale), con le due stelle
immerse al suo interno. Una banda oscura divide la nebulosa in due parti, una a
est e l’altra verso ovest (diafana).
Chi legge queste righe cosa dice in proposito?
Ngc 2024 (Fiamma) - Nebulosa – mv (stella eccitatrice) 2,5 - Dim. 30’x30’-
Costellazione: Ori
Ecco una delle nebulose più belle del cielo ma anche una delle più “sfortunate”,
in quanto la vicina stella Alnitak (ζ Ori), a soli 14,5’ di distanza e con mv
1,8, disturba fortemente la sua osservazione. Avendo una dimensione apparente
pari a quella della Luna piena, presenta una scarsa luminosità superficiale e
questo ne accresce le difficoltà nell’osservazione diretta. Il diametro minimo
richiesto per scorgere questa nebulosa è ambiguo, in quanto c’è chi afferma di
averla vista con un’apertura da 70 mm, e chi di non essere riuscito con un 200 e
più millimetri! Noi assumeremo, per prudenza, che l’apertura limite si collochi
intorno ai 100 mm.
Osservando con un rifrattore apocromatico da 155 mm, con l’utilizzo del filtro
OIII, si riesce a vedere la nebulosità con le linee di polveri disposte a forma
di croce.
Strumenti dal grande diametro ci mostrano la “Fiamma” in tutto il suo splendore,
a patto di tenere fuori zeta Ori: 57X – fotografica. Si vede chiaramente la
nebulosità oscura a forma di croce, ma sfilacciata. Appare più spessa nella sua
parte nord e nera come l’inchiostro. La nebulosità mi ricorda una foglia e
mostra un colore rosato”. (508 mm in alta montagna).
E’ sconsigliabile cercarla da cieli anche minimamente inquinati; la si tenti (in
queste circostanze) con strumenti dal grande diametro muniti di filtro OIII.
Ngc 2251 – Ammasso Aperto – mv 7,3 – Dim. 10’- Costellazione: Mon
Ecco un bell’ammasso aperto situato in piena Via Lattea invernale, lo si può
cercare circa 1,5° a nord est dalla stella 13 Mon, bianco-azzurra di mv 4,4. Con
binocoli del tipo 7/10X50 possiamo notare, immerso in un bel campo stellare, una
piccola nubecola dalla quale emerge qualche stellina. Binocoli dal diametro più
generoso e/o ingrandimenti maggiori (15X-20X) ci permettono di staccare le stelle
di questo ammasso dalla forma così allungata.
Si riporta di seguito, la descrizione di quest’oggetto fatta con due telescopi
dal diametro molto diverso, sebbene entrambi decisamente grossi.
Celestron 14 – cielo suburbano mv allo zenit 5. 92X – mostra una forma a
serpentina, (ricorda vagamente la costellazione di Cassiopea). La parte centrale
si presenta molto affollata, vedo un gruppetto di stelline molto compatto, di
colore giallino arancione; spettacolare.
508 mm – cielo suburbano leggermente velato – mv allo zenit 3,5. 77X-153X-223X –
stupendo. Vedo una striscia stellare (sembra una mini Via Lattea); le stelle
sono numerose e puntiformi. Riesco a vedere stelle di mv 14,5!
Non dovrebbe essere necessario nessun commento aggiuntivo.
Ngc 1587/88/89 – Galassie – Tipo E/E1/Sa-b – mv 11,7/13,2/12,0 – Dim. 2.0'X1.9'/
1.8'X1.0'/ 3.1'X1.2'Costellazione: Tau
Nella costellazione del Toro possiamo cercare oggetti differenti delle (pur
spettacolari) Pleiadi o la Crab Nebula. Queste galassie possono essere cercate
con aperture da 250 mm, sotto un cielo cristallino d’alta montagna, anche se ngc
1588 si mostrerà cavaocchi con queste aperture. Con strumenti da 350 mm in su
possiamo ammirare meglio il trio: 133X – sebbene la trasparenza non sia
eccezionale, si vede molto bene questo trio di galassie. La prima mostra una
regione nucleare debole e un alone diafano; ha forma sferica. Ngc 1588 sembra una
stellina fuori fuoco, è molto piccola e si trova vicino a ngc 1587 (sud/est):
tanto da
sembrare una condensazione dell’alone di quest’ultima. Ngc 1589 è molto bella, a
est del nucleo vedo una stellina di mv 12,1. mostra una forma sferica,
leggermente allungata (edge-on). Sono molto belle… (508 mm in montagna sotto un
cielo di mv allo zenit 5,5).
Chi legge queste righe le ha mai osservate? Con quale strumento?
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