Questo è solitamente un mese abbastanza ingrato, almeno da un punto di vista
astronomico, con cieli spesso coperti e piovosi, ma l’astrofilo (vero!) è pronto a
cogliere ogni cenno di sereno, per tuffarsi nell’infinito. Buon viaggio dunque!
Ngc 4038/39 – (Antenne) – Galassie - Tipo Sc/SBm – mv 10,3/10,4 – Dim. 2.6'X1.8'/3.2'X2.2'
- Costellazione: Crv
Si cerchino queste due belle galassie una cinquantina di primi a nord
della 31 Crateris, una stella bianco azzurra di mv 5,2. Per sperare di staccarle
dal fondo cielo, dovremo recarci sotto un cielo
non inquinato dalle luci artificiali, con uno strumento da almeno 150 mm
di diametro, che le mostrerà come due macchiette indistinte. Per cominciare a
cogliere cenni di struttura dobbiamo utilizzare strumenti da almeno 250 mm, i
quali cominceranno a mostrare alcune irregolarità sull’alone della 4038. Strumenti da 400 e
più millimetri di diametro permettono di cogliere alcuni particolari tipicamente
fotografici, eccezion fatta per le “antenne”, i filamenti che danno il
nome al duo. 133X – sono decisamente belle, mostrano chiaramente la loro struttura, la
4038 somiglia addirittura a un orecchio umano, parte interna compresa! (508 mm
in alta montagna).
Ngc 3098 – Galassia – Tipo S0-a – mv 12.1– Dim. 2.6'X0.8' Costellazione: Leo
Posta 2,5° a sud est della Mi Leonis, una stella arancione di mv 3,8, possiamo
trovare questa bella galassia, la cui forma ricorda quella di un disco volante!
Sotto un cielo scuro con uno strumento da 15/20 cm, è visibile come una
debole macchietta debolmente allungata dalla forma non ben definita. Strumenti
dal diametro più grande si rendono necessari per individuarne una netta forma
allungata: 133X – piccola ma ben visibile, esibisce un nucleo brillante ma non
stellare. Si osserva una regione nucleare con rigonfiamento e la sua forma mi
ricorda la Sombrero. (508 mm in alta montagna).
M60/Ngc 4647 – Galassie – Tipo S0-a/Sc – mv 8.8/11.4 – Dim. 7.2'X6.2'
Costellazione: Vir
Questa galassia è stata scoperta da J. G. Koehler nel 1779, mentre era sulle
tracce di una cometa nei pressi, della poco distante M59 (a bassi ingrandimenti
possono essere contenute entrambe nello stesso campo oculare). Barnaba Oriani ha mancato la scoperta per un solo giorno di ritardo, mentre Messier la
trovò quattro giorni dopo.
M60 può essere vista attraverso un buon binocolo, (nel quale avrà l’spetto di un
ammasso globulare) che mostrerà nelle vicinanze
anche M59. La compagna, ngc 4647, risulta
visibile con uno strumento da almeno 200 mm, che la mostrerà del tutto priva di
dettagli.
133X – sono splendide! M60 è luminosissima e mostra una forma ovale, più luminosa
al centro, sfuma in maniera graduale verso l'esterno, la compagna appare anche in visione
diretta, mentre con la visione distolta sembra di notare una regione nucleare
macchiata, con una forma del tipo spirale. (508 mm in alta montagna).
M105/Ngc 3384/89 - Galassie – Tipo E1/E-S0/Sc III – mv 9.5/9.9/11.8 – Dim.
4.5'X4.0’/ 5.4'X2.7’/2.7'X1.5' Costellazione: Leo
Possiamo trovare questo bel trio di galassie circa 2° a nord della I Leonis,
una stella bianca di mv 5,3. M105 fu scoperta da Pierre Méchain nel 1781, il
quale non
la inserì nel celebre catalogo di C. Messier, per ragioni che (probabimente) non sapremo mai,
fu inserita in questo catalogo solamente nel 1947. Del trio soltanto le prime
due sono accessibili a piccoli strumenti o a binocoli dal diametro generoso. La
componente più debole si può staccare, (anche se debole), con un’apertura da 150
mm.
Le galassie non mostrano nessun cenno di struttura, M 105 è più luminosa,
somiglia a un globulare non risolto, ngc 3384 è nettamente più elongata, mentre
per cominciare ad apprezzare una struttura in ngc 3389 dobbiamo osservare con strumenti da
almeno 400
mm: 133X - Fotografiche! M105 e la sua compagna ellittica sembrano due occhi,
ngc 3389 appare senza nessuna difficoltà anche in visione diretta, mentre con la
visione distolta appare una tenue regione nucleare con alcuni chiaroscuri,
(chiazzata), e una forma ellittica lievemente ondulata. (508 mm in alta
montagna).
TX Leo (oppure 49 Leo) - mv 5,8/8,5 – Separazione 2,4” – A.P. 157°
La componente principale è una stella variabile del tipo Algol, con una
variazione luminosa contenuta. Se ne può tentare la risoluzione anche con un
piccolo rifrattore da 80/90 mm, ad alti ingrandimenti. Riporto una descrizione
di questa bella doppia da un'osservazione fatta con il "bimbo": 220/400X - Magnifica! La componente primaria è giallo oro,
mentre la secondaria mostra una tinta azzurrina… . (508 mm in postazione
suburbana). Vedi disegno
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