L’osservazione visuale del cielo profondo
 
IL CASTELLO editore, pagg. 256, € 18,00

 
 
Con il libro “L’osservazione visuale del cielo profondo” desidero colmare un vuoto tra i testi astronomici che popolano il panorama editoriale italiano, nei quali l'osservazione pratica spesso viene tralasciata o trattata solo marginalmente. Il presente lavoro è il frutto di oltre vent’anni di osservazioni telescopiche. Molto spesso coloro che approdano per la prima volta allo studio del cielo stellato come astrofili, non sanno che cosa vedere, né come vedere. Lo scopo che mi sono proposto è proprio quello di far conoscere quali sono gli oggetti celesti presenti nelle varie costellazioni, con alcuni metodi per una loro proficua osservazione. Il libro spiega anche come vengono classificati gli oggetti trattati nel testo: galassie, nebulose e ammassi stellari. 
Un’altra cosa che mi sono sforzato di descrivere è la qualità del cielo, fornendo un metodo abbastanza preciso per definire le condizioni del nostro sito di osservazione. Possiamo trovare anche un centinaio di fotografie degli oggetti trattati e le relative cartine per la loro individuazione. 
Vengono date le descrizioni di oltre 400 oggetti celesti, che rappresentano lo scopo primario di questo libro, suddivisi nelle rispettive costellazioni, nelle varie stagioni dell’anno. Per ogni oggetto si dà l’aspetto mostrato, a partire da un binocolo per finire a un telescopio dalle dimensioni generose a vari ingrandimenti. Le descrizioni sono state fatte direttamente all’oculare dei vari strumenti. 
Il lettore potrà avvalersi dell’aiuto di un esperto, pronto a consigliarlo durante le sue escursioni notturne, imparare a valutare lo strumento da acquistare e/o conoscere al meglio quello che già possiede.

 

All'interno del libro si potranno trovare descrizioni come questa:

NGC 2022 
Nebulosa Planetaria. Mv 12,4. Mv stella centrale 15,20 (Variabile?). Dimensioni 30”. Coordinate: AR 5h 42m 01s Dec +09° 5”.


Si tratta di una graziosa planetaria situata un paio di gradi a sud est di φ2 Ori. Anche se la sua luminosità non è elevata, non è tanto difficile da osservare, a patto però di farlo sotto un cielo sufficientemente scuro. Il guaio delle planetarie è che possono facilmente essere scambiate per stelle, ma con 30” di diametro possiamo stare relativamente tranquilli. Sono pertanto necessari ingrandimenti medi per poterla individuare, successivamente sono consigliati ingrandimenti medio-alti per apprezzarne la forma ad anello.
Visibile con strumenti di almeno 150 mm d’apertura, l’uso dell’OIII ne migliora visibilmente la luminosità. Ha forma sferica, sembra la miniatura di M57 nella Lyra (vedi più avanti), anche se in questo caso è più difficile apprezzare la forma a ciambella. 
Riflettori 200/300 mm – Rifrattori 120/150 mm - La planetaria mostra un’elevata luminosità, distinguendosi nettamente dalle stelle circostanti usando almeno 90/100X. L’aggiunta del OIII addirittura la “sovraespone”. La stella centrale è di difficile osservazione. In catadiottrici da 200/250 mm la planetaria è facilmente visibile, a dispetto della sua magnitudine. La sua luminosità è uniforme e non appare il foro centrale (SC 254 mm). Strumenti più aperti e aventi ottiche eccelse possono dare molte soddisfazioni - A bassi ingrandimenti è praticamente puntiforme, il campo dove essa appare è tutto un brulicare di stelline che rendono ardua la sua identificazione. Portando gli ingrandimenti a valori medi diviene facilissima, si vede chiaramente l’aspetto a ciambella, ma niente stella centrale. La luminosità non è uniforme risultando più marcata nella parte nord” (Apocromatico 155 mm).
In strumenti da 400 mm e più, NGC 2022 è davvero molto luminosa, visibile senza particolari difficoltà. Qui l’eventuale uso dell’OIII risulta dannoso, perché accresce di molto la luminosità dell’oggetto cancellando eventuali particolari, come la non uniforme luminosità su tutto il disco ed eventualmente la stella centrale. Con strumenti di questa categoria è possibile vedere chiaramente l’aspetto ad anello, leggermente ellittico, particolare non molto appariscente in questa planetaria.


Dalla rubrica “Stelle e pianeti” curata da Luigi Fontana, nella rivista Le Stelle 
N° 21 - agosto-settembre 2004 - pag. 79


Per concludere ci piace segnalare l’uscita di un libro a nostro giudizio irrinunciabile per chi pratica l’osservazione degli oggetti deboli. Finalmente un testo su questo argomento in italiano! Per l’editore Il Castello è infatti uscito, di Salvatore Albano, L’osservazione visuale del cielo profondo (256 pagine, 18 euro). L’autore descrive, per tutte le costellazioni visibili dall’Italia, gli oggetti più significativi di ciascuna, riportando impressioni e descrizioni di osservatori diversi, e, quel che è più importante, effettuate con strumenti diversi. Il libro, di stile semplice e chiaro, è corredato di numerose fotografie che, per una saggia scelta, non sono necessariamente capolavori, ma rappresentano quello che realisticamente ci si può aspettare di ottenere fotografando in condizioni medie e con strumenti non superlativi (scelta molto più logica, a nostro giudizio, che scegliere foto spettacolari, ma inarrivabili). La parte introduttiva è sin troppo sintetica, e di conseguenza un po’ approssimativa, ma le innumerevoli descrizioni, frutto delle osservazioni di un “astrofilo vero”, sono davvero preziose. 


Dalla rubrica "Recensioni" della rivista Coelum N° 95 - Maggio 2006 - pag. 71


Un bel libro questo, un utilissimo manuale di pratica osservativa, uno strumento di continua consultazione sia per appassionati osservatori del cielo esperti, sia per neofiti. L'autore lo ha confezionato in tre anni di lavoro con l'intento di colmare un vuoto tra i testi astronomici che popolano il panorama editoriale italiano dove l'osservazione pratica sovente viene tralasciata o trattata solo marginalmente. Molto spesso, i dilettanti che approdano per la prima volta allo studio del cielo stellato non sanno né cosa vedere, né come vedere. Lo scopo di questo testo è proprio quello di far conoscere quali sono gli oggetti celesti presenti nella varie costellazioni. Per oltre 400 di essi viene fornita un'attenta descrizione dell'aspetto che mostrano a vari ingrandimenti attraverso semplici binocoli e telescopi di vario diametro. Le descrizioni sono state ricavate direttamente all'oculare dei vari strumenti. Con questo libro il lettore potrà avvalersi dei consigli pratici di un esperto osservatore, imparando anche a valutare lo strumento da acquistare e a conoscere al meglio quello che già possiede.


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