Universo conoscerlo per vederlo
IL CASTELLO editore, pagg. 192, € 19,00
“Si
inizia a osservare per scoprire quello che non si conosce, e si finisce
per conoscere quello che non si può osservare” … I moderni osservatori
del cielo, sono portati a pensare che tutto sia sempre stato come lo
vediamo oggi, le forme delle galassie e delle nebulose ci appaiono
immutabili, così come immutabili sono le rappresentazioni che ci
facciamo di questi oggetti celesti, immensi e distanti. Quando dovessimo
verificare, confrontandoci con gli osservatori del passato (anche
decisamente esperti), potremmo scoprire che la realtà è ben diversa; le
galassie non sono sempre state descritte (ne nominate) alla stregua dei
moderni, e termini come “nebulose gassose”, così scontate ai giorni
nostri, hanno dovuto passare il severo vaglio della verifica. Anche la
natura spirale di alcune galassie, era tutt’altro che scontata; c’era
chi (come Tempel), metteva seriamente in dubbio le osservazioni dei
bracci di spirale della galassia M51, arrivando perfino a sottostimare
la grande potenza del Leviathan di Lord Rosse! Questo libro ci offre
l’opportunità di ripercorrere alcune delle tappe più importanti, non
soltanto per quanto riguarda l’osservazione telescopica, ma anche del
pensiero che ci ha condotto a vivere nell’Universo strutturato che
percepiamo oggi. Ma potrebbe indirizzarci verso una domanda interessante
(nonché inquietante): come potrebbe mutare la struttura “stabile” dei
nostri giorni, quando una migliore comprensione del cosmo sarà a nostra
disposizione?
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