Meade DS-16 A
 

Dati tecnici:

Diametro 408 mm

Rapporto focale f 4,5

Lunghezza Focale 1830 mm 

Peso 111 kg  (con montatura)

Lo schema ottico del riflettore fu ideato da Newton per risolvere il problema dell’aberrazione cromatica che  in una certa misura affligge tutt’ora i telescopi rifrattori.  Visto che le varie lunghezze d’onda vengono focalizzate dalle lenti in punti diversi del loro piano focale, creando quei tipici aloni rossastri-violetti intorno agli oggetti più brillanti e portando via prezioso contrasto alle immagini, perché non utilizzare una superficie riflettente, visto che le la legge della riflessione è uguale per tutte le lunghezze d’onda? Così deve aver pensato Newton. In realtà i primi riflettori venivano costruiti con rame e stagno, in una lega chiamata speculum, che non aveva certo le qualità dei moderni vetri con i quali vengono costruiti gli specchi ed erano lontani dalle prestazioni alle quali siamo abituati oggi. Tanto per fare un esempio, il telescopio a specchio di Lord Rosse, con ben 180 cm di diametro, costruito sul finire del '800, aveva le stesse prestazioni di un odierno riflettore da 40/45 cm. Era semmai il cielo ad essere differente!  
Se ben lavorati, i telescopi newtoniani possono dare superbe immagini planetarie, comunque offrono il meglio di se stessi sugli oggetti del profondo cielo, ma se è vero come è vero che sono esenti da aberrazione cromatica sono invece soggetti ad altri tipi di aberrazioni, quali il coma, (quelli con specchio parabolico), che può comunque essere risolto con un apposito correttore di coma e l’aberrazione sferica, per quelli costruiti con specchi sferici. Hanno anche lo svantaggio dell’ingombro: se per esempio la lunghezza focale si attesta sui due metri, allora la lunghezza del tubo sarà di due metri effettivi, ed il risultato di ciò è che, a meno di non utilizzare combinazioni ottiche miste o montature Dobson, diametri superiori ai 20/25 cm divengono praticamente intrasportabili, a meno che non si sia disposti a sudare le proverbiali sette camicie. 

Il DS-16 A è un newtoniano di casa Meade, da 408 mm di diametro f4, (primario parabolico) con 1836 mm di lunghezza focale. Ha un tubo fatto di cartone compresso, e una montatura alla tedesca con stativo a colonna computerizzabile. Il fuocheggiatore è a pignone e cremagliera da 2” con adattatore per oculari da 1" 1/4. Il cercatore fornito a corredo è un 8x50. E' possibile trovarlo anche in versione Dobson. 
 

Prestazioni
Ho avuto modo di usate diffusamente questo strumento, giudicandolo splendido, (nonostante quanto dirò in seguito sull’ottica), a patto di non esagerare con gli ingrandimenti. La grande apertura permette di fare molte cose. Utilizzato sotto un buon cielo è eccellente sulle le nebulose e le galassie; quest’ultime cominciano a mostrare chiaramente la loro struttura, mentre le nebulose svelano i loro dettagli più evanescenti. Le galassie nel Leone M65/66/NGC 3628, svelano chiaramente la loro morfologia, come una debole barra in M66, una forma simile alla fiamma di una candela in M65, e una regione rigonfia nella regione nucleare per la 3628 con una timida linea di polveri lungo il suo asse maggiore. Incantevole visione anche di M42, questa nebulosa mostra una struttura striata e incredibilmente estesa. La Lagoon nebula mostra chiaramente il ponte di Herschel (la nebulosa oscura che la divide in due dandole il nome), con alcuni noduli oscuri che ricordano delle macchiette di inchiostro. Bella anche M1, dove compaiono - a tratti - i famosi filamenti. Resa decorosa anche per gli ammassi globulari, a patto di non ingrandire troppo; ingrandimenti sostenuti impastano le immagini. Resa non esaltante per quanto riguarda Luna e pianeti in generale, un Giove slavato e un Saturno poco inciso, anche con lo strumento diaframmato. E' comunque possibile ritenere il DS-16 A un bello strumento, a patto di non essere patiti dell’alta risoluzione.

Mi è piaciuto
Il grande diametro e l'alta luminosità. Focheggiatore discreto. Dolcezza di movimenti. Montatura computerizzabile, molto stabile per l’osservazione visuale, e accettabile per l’astrofotografia.
 
Non mi è piaciuto
Scarsa lavorazione ottica, almeno l’esemplare che ho provato, buona per gli oggetti del profondo cielo a bassi ingrandimenti, scarsa per pianeti e stelle doppie. Il cercatore fornito a corredo non è all’altezza dello strumento. Tubo di cartone compresso di dubbia efficacia, a parere di chi scrive. L'ingombro elevato che lo rende difficilmente trasportabile.

Giudizio:
Superlativo per il profondo cielo.

Nota: Lo strumento non viene più importato in Italia, ma può essere reperibile nel mercato dell'usato. 

 


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